Riflessioni sullo ius soli

Una tematica interessante sulla questione dello ius soli in Italia, già precedentemente affrontata in un articolo di circa un mese fa.

Buona lettura!



"άνδρών έπιφανών πάσα γή τάφος", la tomba degli uomini eminenti è ogni luogo.

Tucidide -  La Guerra del Peloponneso - Epitaffio – Pericle

Fonti consultate: articoli da Il Post – Repubblica – ADN Kronos – Messaggero – Corriere della Sera – Cristian Science Monitor – Il Fatto Quotidiano.
Ho cercato di capir da loro perché. Non mi han convinto che “siccome la Germania lo adotta anche noi dobbiamo”. Loro sono la Germania, noi NO….
Chi ha postato questo stralcio di Tucidide mi ha dato l’idea per una mia riflessione su un tema che sta affliggendo i nostri politici in Parlamento, ma non più di tanto gli Italiani (che lì ce li hanno messi). Lo “IUS SOLI”.
Cito Wikipedia, una fonte dell’informazione cui tutti ricorriamo (spesso e troppo):
” Ius soli “ (in latino «diritto del suolo») è un'espressione giuridica che indica l'acquisizione della cittadinanza di un dato Paese come conseguenza del fatto giuridico di essere nati sul suo territorio indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori.”
È la legge espande i criteri per ottenere la cittadinanza italiana e riguarda soprattutto i bambini nati in Italia da genitori stranieri o arrivati in Italia da piccoli.
L’ultima legge sulla cittadinanza, introdotta nel 1992, prevede un’unica modalità di acquisizione chiamata ius sanguinis (dal latino, “diritto di sangue”): un bambino è italiano se almeno uno dei genitori è italiano. Un bambino nato da genitori stranieri, anche se partorito sul territorio italiano, può chiedere la cittadinanza solo dopo aver compiuto 18 anni e se fino a quel momento abbia risieduto in Italia “legalmente e ininterrottamente”. Questa legge è da tempo considerata carente: esclude per diversi anni dalla cittadinanza e dai suoi benefici decine di migliaia di bambini nati e cresciuti in Italia, e lega la loro condizioni a quella dei genitori (il cui permesso di soggiorno nel frattempo può scadere, e costringere tutta la famiglia a lasciare il paese). È proprio questo passaggio che mi dà da pensare e mi fa opporre allo Ius soli. Prima un po’ di statistiche (sempre ricordando quel che Trilussa diceva sulla statistica e che come saggezza popolare non va mai sottovalutata:……”seconno le statistiche d'adesso
risurta che te tocca un pollo all'anno:….. e, se nun entra nelle spese tue,  t'entra ne la statistica lo stesso perch'è c'è un antro che ne magna due…..”)

Al momento in Italia ci sono circa 1 milione e 65mila minori stranieri. Moltissimi di questi ragazzi sono figli di genitori da tempo residenti in Italia, oppure hanno già frequentato almeno un ciclo scolastico (a volte le due categorie si sovrappongono). I minori nati in Italia da madri straniere dal 1999 a oggi sono 634.592, dando per scontato che nessuno abbia fatto ritorno al Paese d’origine o lasciato l’Italia.
COME FUNZIONA NEGLI ALTRI PAESI - Quasi tutti i paesi del continente americano applicano lo ius soli in modo automatico e senza condizioni, come gli Stati Uniti, il Canada e quasi tutta l'America meridionale. In Europa viene concessa la cittadinanza per ius soli (per esempio Francia, Portogallo, Spagna, Regno Unito e Germania) con qualche condizione. In Francia, ad esempio, il nato in territorio francese da genitori stranieri può ottenere la cittadinanza facendone richiesta purché sia vissuto stabilmente sul territorio dello Stato per almeno 5 anni. In Germania, vale di base lo ius sanguinis ma chi nasce nel territorio tedesco da genitori extracomunitari può diventare cittadino tedesco se uno dei due genitori ha il permesso di soggiorno da almeno tre anni e vive in Germania da otto.
Per Stati Uniti Canada ed altri paesi del Continente americano lo Ius Soli è stato ovvio e scontato: hanno basato la loro esistenza sugli immigrati [a danno “vero” degli autoctoni!], che da soli hanno popolato quelle Nazioni riproducendosi ed espandendole.
Problema di ri-popolamento che noi non abbiamo avuto per lungo tempo, arrivando ad essere una delle nazioni più generose in quanto agli Emigranti in Europa. Ovviamente poi, il benessere, lo sviluppo ha portato ad attenuare sensibilmente il fenomeno, portando l’Italia verso  un periodo di crescita zero, cioè morti e nascite alla pari. Questa tendenza si sta invertendo, ma non per gli Italiani. Tocca capire se sia un problema o meno.
Prima le “dolci” invasioni dei Filippini poi quelle “indotte” dei Polacchi ci hanno in seguito abituato ad avere lavoratori non Italiani fra noi, spesso a svantaggio degli Italiani perché gli “stranieri” lavoravano di più e meglio.
Piano piano ci siamo inoltrati in quel fenomeno che Gran Bretagna, Francia e Germania avevano da tempo affrontato: la nascita di una nazione multi-etnica. Filippini, Slavi, Cinesi, si sono poi  insediati nel tessuto sociale Italiano e lavorativo portando con sé i loro usi i loro costumi, il loro cibo, iniziando a mescolare il loro sangue con il nostro.
La caduta del Muro, la crisi dei Balcani e quella finanziaria che ha toccato il continente africano, le guerre mediorientali hanno poi rotto gli argini. Grazie alla nostra posizione geografica siamo i primi da raggiungere scappando da sud, handicappati da una situazione orografica da 80% di coste facilmente raggiungibili.
E sono iniziate le invasioni dei migranti e siamo andati in tilt.
Una situazione amministrativa statale priva di governi saldi e longevi, una masochistica necessità di essere benevolenti e generosi, una impreparazione mentale al pragmatismo in tutta la classe politica, da una parte all’altra dello schieramento, ed infine la eccessiva presenza ed influenza di Santa Madre Chiesa che predica benissimo, ma razzola altrettanto malissimo stante le capacità finanziarie immani che ha, spesso preferendo investire i soldoni dei suoi enti “benefici” per poter nominare i propri vescovi in una Nazione dove il Cristianesimo non è mai riuscito ad entrare anziché aiutare tangibilmente chi soffre qui in Europa.
Abbiamo avuto ingressi in massa di tunisini, albanesi, rumeni, marocchini, senegalesi, siriani, bengalesi, indiani, algerini, egiziani e nigeriani. Fra gli altri.
So benissimo che c’è brava gente dappertutto, così come c’è dappertutto anche gente non è brava. Sembra però che una bella percentuale di mala gente si sia data appuntamento in Italia. Parlo di alcune nazionalità che si sono specializzate in Italia nello spaccio, nel traffico di stupefacenti, nella prostituzione e che non si riescono ad eradicare. E di questo dobbiamo ringraziare una magistratura ed un sistema giudiziario non adeguato ai tempi, una scarsa certezza della pena e un eccessivo inserimento nel tessuto sociale italiano delle varie mafie.
Ora nel mio pensiero [e faccio un esempio..] vado al trafficante di cocaina, che incassa soldoni e che quindi ha la capacità economica di comprarsi un tranquillo permesso di soggiorno. E non venitemi a raccontare che non è possibile! Sveglia!!! È possibilissimo!!.
Alla fine la P.S. lo becca, lo mette in carcere, lo giudicano per direttissima gli danno due anni con la condizionale e espulsione immediata. Cioè messo su un aereo per il suo Paesello e per 10 o più anni “Forget Italy”. Possibile, irreale data la lunghezza della giustizia Italiana, ma in zone del Nord Italia come Bergamo o Aosta o Brescia può succedere.
MA!
Il “vil trafficante” ha un figlio di otto anni nato in Italia dove lo Ius Soli gli ha dato la cittadinanza Italiana a tutti gli effetti. Un abile avvocato (ne abbiamo in  Italia) e un bel Giudice “radical-chic” (anche di quelli ne abbiamo da regalare in Italia….) con l’aiuto dei Servizi Sociali e magari di un Vescovo “new-age”, riescono a far decidere che non si può separare un padre dal figlio, a maggior ragione un padre straniero di un Cittadino Italiano. Un padre che indipendentemente dai crimini che perpetra è un buon padre (può essere). Allora che succede?
Ve lo dico io: il trafficante resta in Italia “sub-judice” magari, continua con attenzione a trafficare ed eccolo lì lo Ius Solis ti ha fottuto il codice penale.
Se in Italia ci sono 1 milione e 665mila minori stranieri vuol dire, a naso che ci sono almeno 4 milioni e mezzo di stranieri genitori. Qui al Nord dove vivo alcune etnie campano solo di spaccio per non meno del 75% dei componenti l’etnia. Fra le più diffuse. E mi sono limitato allo spaccio, detenzione e traffico, poi altri reati li lascio a voi….
Già adesso l’espulsione è nella maggioranza dei casi una presa in giro, cioè un foglio che intima allo straniero a lasciare il Paese entro un X periodo. Su 100 che lo riceve 110 lo ignorano…..
Nei casi in cui l’espulsione viene approvata ed eseguita l’uscita dal Paese diventa immediata (con costi l’Amministrazione Pubblica da spavento) se non ci sono legami che coinvolgano un Cittadino Italiano. È un’eradicazione che quantomeno riduce la presenza di criminali sul territorio, anche se qui ci prendiamo in giro perché ogni nave che sbarca al Sud cento migranti regala alle criminalità varie 70/80 manovali, che arrotondano così la “paghetta” dello Stato Italiano, cioè quel che noi Contribuenti gli passiamo, ma che spesso lesiniamo ai nostri figli….
Accettare di essere diventati una Società Multi-razziale ormai è una realtà per noi Cittadini Italiani “veraci” e in certe Nazioni le ha rinvigorite e esaltate, ma che questa multi-razzialità rischi di incrementare solamente stupri, spaccio e una generale micro-criminalità è un boccone indigesto da masticare. Almeno per me. E ho paura che lo Ius soli rischi di essere un efficiente grimaldello per presentare questo boccone.
È un assurdo che nella congerie di baggianate, assurdità, proposte e simili quisquilie che ogni giorno le decine di [inutili]  trasmissioni mediatiche ci propinano di conserva alle proposte dei politici sentiamo rarissimi suggerimenti che vadano a toccare al nocciolo i problemi: radicale rivoluzione nel sistema della magistratura italiana, revisione del codice penale, amplissime restrizioni dell’accettazione dei migranti, sgravi fiscali seri. Quelli che ho trascurato aggiungeteli voi…
Poi arriveranno le prossime elezioni e vincerà o un uomo di ottanta anni che canzonava i sessantenni della Prima Repubblica o un gruppo di pazzi scatenati gestiti da un ex-guitto di avanspettacolo che dovunque sono andati ad amministrare in Italia hanno fatto figure di merda o un partito che questa mattina era composto da 14 correnti diverse, due spifferi e cinque movimenti d’opinione, a pranzo era federato e a cena si ritrova diviso in centodieci piccole scuole di pensiero.
Ve lo chiedo alla Romana: “ Che volemo fa’ ?”

AC
Chiari 3 dicembre 2017



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